PORTO ROTONDO TRAVOLTA DA ATTI VANDALICI
VIII Tappa BIAS 2020. Porto Rotondo teatro di violenze. Danneggiate prestigiose opere d’arte. Estema civiltà invece da parte di BIAS, artisti e Direttrice
OLBIA, SARDEGNA, ITALIA, August 11, 2020 /EINPresswire.com/ -- Era la sera di venerdì 24 luglio, ore 18.00, quando Porto Rotondo si animava di persone gioiose, amanti d’arte, collezionisti, semplici curiosi e turisti accorsi in Piazzetta San Marco da tutta Europa per l’inaugurazione dell’ottava tappa BIAS1 – Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra delle religioni e credenze dell’Umanità, partita da Venezia il 12 giugno scorso con un’inaugurazione dedicata presso la darsena e l’antico porto della Marina di Sant’Elena.Tuttavia, quello che doveva essere un piacevole percorso di arte e cultura da fruire liberamente nello storico borgo di Porto Rotondo si è trasformato in un incubo tra statue brutalmente rotte e addirittura decapitate, opere rabbiosamente spaccate e in taluni casi saccheggiate per ingenti danni economici oltre che d’immagine per la città, colpita da atti vandalici non lontano da Piazza Cascella, Piazza Ceroli e dalla vecchia darsena, tutte volute dal compianto Nicolò Donà dalle Rose.
5 gli artisti BIAS 2020 presenti a Porto Rotondo ( Cristiano e Patrizio Alviti per ALVITIART3, Rosa Mundi, Camilla Ancilotto e Margherita Grasselli) su 100 coinvolti a livello worldwide e chiamati ad interpretare il duplice tema di Tempo e Gioco. Sono state violentemente divelte le opere pittoriche interne a due sfere armillari di Rosa Mundi, i bozzetti originali di due monumentali sculture di Cristiano Alviti e sono state rovinate con estrema violenza anche due opere di Margherita Grasselli, raffiguranti bambine in procinto di giocare, spaccate all’altezza della gambe e del basamento. Si stanno effettuando controlli sulle opere della Ancilotto che al momento sembra essere rimasta immune da tanta violenza.
La BIAS oltre al patrocinio del Consorzio di Porto Rotondo e di tanti altri enti pubblici e privati del luogo è stata promossa dalla PRM srl, proprietaria dei terreni di Porto Rotondo, della Fondazione veneziana Donà dalle Rose, da WISH e dall’acqua San Martino con l’obiettivo di diffondere una Nuova Arte, scevra di pregiudizi e confini, incentrata sul Rispetto dell’Altro e del Diverso.
Francesco e Chiara Donà dalle Rose, sulle orme di Nicolò e Françoise Donà dalle Rose a capo della Fondazione Donà dalle Rose, dopo più di un ventennio di attività e di promozione dell’arte e della cultura del collezionismo e soprattutto del mecenatismo di cui sono interpreti incontrastati nella memoria e nelle loro quotidiane azioni da più di 600 anni, ci tengono a sottolineare che “Nonostante la gravità di quanto avvenuto, BIAS non si ferma di fronte all’inciviltà di un manipolo di vandali. Non si piega né retrocede ma anzi reagisce e risponde con un atto assoluto di coraggio sostenendo il restauro delle opere danneggiate e confermando la propria presenza a oltranza in territorio sardo, nello specifico a Porto Rotondo. Verranno comunque adottati provvedimenti e tramite l’aiuto sia delle forze dell’ordine sia di chi vorrà aiutarci con eventuali segnalazioni, siamo certi che si risalirà ai colpevoli e che questa triste parentesi verrà presto chiusa".
Sono in corso numerosi accertamenti e come dice la direttrice BIAS, Chiara Modica Donà dalle Rose: “Veritas filia temporis. Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità. I colpevoli e coloro che li hanno allevati e sostenuti in tutta evidenza, come le menzogne, hanno le gambe corte. BIAS e gli artisti che la rappresentano e la rendono viva, di biennio in biennio, sono dei veri professionisti che vivono per e nell’arte e conoscono bene il linguaggio e la forza delle loro mani e del loro pensiero che hanno direzionato, anche in questo frangente, univocamente verso il ripristino delle opere danneggiate".
Giordana Sapienza
Ufficio Stampa BIAS 2020
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